lunedì 2 dicembre 2019

STEP #23 - LA COSA NELLA LETTERATURA

Gabriele D'annunzio nella sua raccolta di poesie "Isaotta Guttadauro" del 1886, successivamente divisa in due libri (nel 1890): l'Isotteo e la Chimera, sperimenta quella che viene definita come la poesia decadente. In riferimento all'ultimo dei due libri citati, all'interno troviamo la poesia intitolata "Donna Clara" all'interno della quale possiamo trovare questa strofa:


"Con il fior de la bocca umida a bere
ella attinge il cristallo. Io lentamente
le verso a stille il vin dolce ed ardente
entro quel rosso fiore de ’l piacere;
chinato su lei, muto coppiere,
la sua testa d’Ermète adolescente
e la sagliente spira de ’l bicchiere.
Or, poi che le pupille a l’amorosa
concordia de le due forme stupende
io solo, io solo, io solo ho dilettate,
improvviso un desìo vano mi prende
d’infrangere le membra bene amate."


In questi versi si nota fin dall’inizio il riferimento alla coppa utilizzando sinonimi come “cristallo” e “bicchiere”, facendo vedere in grassetto i riferimenti alla mia cosa.

Se avete piacere di leggere tutta la poesia il link è il seguente:

Fonti: 



Nessun commento:

Posta un commento